Ci siamo messi a disposizione quando tanti non sapevano ancora del sisma, siamo stati attivati, dal nostro coordinatore nazionale, solo alla fine, del periodo di gestione dell'Ari.
Ho l'impressione che se non avessi spinto un po' sull'acceleratore, proponendomi, probabilmente non saremmo neanche partiti.
Quando siamo arrivati al campo della regione Veneto, facendo il punto con Francesco e Guglielmo, ci siamo resi conto che non avevamo la più pallida idea, nonostante l'emergenza perdurasse da una ventina di giorni, di quali campi di accoglienza fossero dotati di collegamento radio stabile con il loro Com di appartenenza; Piànola. Questo perchè non era possibile nessun rapporto con l'associazione presente, la quale non ci ragguagliava sulle loro postazioni coperte. Le consegne sono state quelle di avviare un censimento unilaterale, per capire se mancava qualche operatore radio. La ricerca è stata lunga e travagliata, in qualche campo ci hanno trattato con arroganza e sufficenza, ma noi imperterriti, abbiamo portato a termine il censimento, trovando scoperti, quarda caso, i campi di accoglienza più sfigati, passatemi il termine, dall'altra parte della rocca a quota oltre 1300 con tanto di neve, e difficoltà evidenti per le coperture radio.
Chissà perchè, ci avrei giurato, ma questo non ci ferma, e ci piazziamo al campo Lilletta, caso strano, abbastanza comodo, lo avranno dimenticato..., Rocca di Mezzo e Ovindoli, uno peggio dell'altro.
Anche qui, in particolare il capo campo di Rocca di Mezzo, ci accoglie con freddezza e molto formalismo, pretendendo fax di attivazione dal Com.
Con estrema educazione, ci piazziamo, espletiamo tutto quanto ci è richiesto, e dopo un solo giorno, incassavamo già i primi complimenti.
Andava via il 220 v noi eravamo sempre collegati, senza muovere paglia e la cosa non passava inosservata. Facendo la ricognizione dei campi, abbiamo fatto anche la mappatura dei ponti ed eventuali dirette possibili, consentendoci cosi di essere sempre pronti con delle frequenze di scorta.
Il tempo è stato sempre pessimo, e quando pioveva, o grandinava, o addirittura nevicava, ci trovavamo difronte a delle attenuazioni di segnale considerevoli, sia in 70, ma anche in 144.
Alla sera calavamo giù a Piànola per risalire al mattino successivo, dando una copertura dalle 8.00 alle 18.00, partiva Vittorio da Ovindoli e faceva il giro con il pulmino a caricarci, tutti i giorni ci sobbarcavamo un'ottantina di km.
Poi ci sono state le prove di sintonia, importanti perchè operavamo come CRMO dal Com 4, purtroppo con i capomaglia il segnale è risultato scarso, anche se dalle prove fatte mezzora prima in 80 mt, al nord arrivavamo con un bel 59. Comunque in emergenza vale arrivare sempre e comunque, se poi il segnale è scarso pazienza,
Che dire a conclusione di queste brevi note:
Come ci ha detto il capo campo di Rocca di Mezzo, località senza copertura radio, che se ci fossimo stati dai primi momenti del sisma, e per la prima settimana, saremmo stati come manna caduta dal cielo.
Questa conclusione penso valga più di mille commenti.
Parlando invece delle cose positive:
Come sempre l'integrazione con gli amici radioamatori della regione Veneto è stata totale. L'abnegazione dell'amico I3BQC Vittorino che si è beccato una polmonite...sul campo era conosciuta, ma la preparazione e la simpatia degli altri operatori, Francesco, Guglielmo, al nostro arrivo, e Marcello e Andrea al cambio, non ha fatto altro che confermare... ma che (omissis)